Regolamento di classe
UFO 28 ONE DESIGN 2016
Il presente regolamento annulla e sostituisce ogni precedente edizione.
REGOLAMENTO DI CLASSE UFO ONE DESIGN 2016
1. Obiettivi 1.1. Imbarcazione L'UFO 28 One Design, d'ora in avanti semplicemente UFO, è un'imbarcazione monotipo disegnata da Umberto Felci e riconosciuta dalla FIV come Classe Monotipo d'Altura. 1.2. Monotipia Il presente Regolamento di classe ha l'obiettivo di garantire, il più rigidamente possibile, il rispetto delle specifiche di monotipia previste. Tutte le imbarcazioni dovranno essere conformi alle specifiche di progetto, al Regolamento di classe e ai piani di costruzione ufficiali. Non saranno ammesse modifiche od alterazioni senza che queste siano espressamente permesse od accettate dal presente regolamento. Tutto quello che non è espressamente autorizzato, consentito e/o previsto da questo regolamento è da considerarsi vietato. 1.3. Responsabilità La Classe UFO declina ogni responsabilità legale e/o civile e/o domanda di risarcimento in caso di danni o incidenti derivanti dall’utilizzo dell’imbarcazione UFO e/o dall’applicazione di questo regolamento e/o di eventuali altre disposizioni. 2. Amministrazione 2.1. Lingua La lingua ufficiale della Classe UFO è la lingua italiana. In caso di discrepanze tra il testo in italiano e una sua qualsiasi traduzione in altra lingua, prevarrà il testo originale in italiano. 2.2. Abbreviazioni Nel presente documento sono utilizzate le seguenti abbreviazioni: • ISAF International Sailing Federation • FIV Federazione Italiana Vela; • UFO UFO 28 One Design • IHC In House Certification • HMPE polietilene ad alto modulo (Dyneema, Spectra o equivalente) 2.3. Autorità La Classe UFO è amministrata dall’associazione degli armatori di UFO. L'autorità nazionale che sovrintende alla classe è la FIV, alla cui approvazione è assoggettato il presente Regolamento di classe. L’interpretazione di questo regolamento è esercitata dalla FIV in cooperazione con l’associazione di classe. Il presente regolamento può essere modificato solo dalla Classe UFO. Tutte le alterazioni o le modifiche approvate vengono rese pubbliche specificandole come aggiornamento del Regolamento di classe, determinando una data di decorrenza per l’entrata in vigore e comunicate agli associati inserendole sul sito web della Classe UFO 2.4. Costruttori. Gli UFO 28 OD possono essere costruiti soltanto dai cantieri con licenza di costruzione assegnata esclusivamente dalla Classe UFO nell'osservanza delle specifiche di progetto, del Regolamento di classe e dei piani di costruzione ufficiali. 2.5 Certificato di stazza Un numero di serie è assegnato a ogni scafo dal cantiere costruttore. Congiuntamente ad ogni UFO consegnato, il cantiere costruttore rilascia un Certificato di stazza attestante che al momento della consegna l'imbarcazione è conforme alle specifiche di progetto, al Regolamento di classe e ai piani di costruzione ufficiali. È responsabilità dell'armatore assicurarsi che la propria imbarcazione sia in ogni momento in regola con i requisiti richiesti dal Regolamento di classe. Il Certificato di stazza viene ritirato immediatamente a qualunque imbarcazione non in regola con questo regolamento e con eventuali disposizioni supplementari della Classe UFO. La Classe UFO si riserva il diritto di poter ritirare il Certificato di stazza in qualunque momento e disporre una verifica di conformità all’imbarcazione. 2.6 Numero velico Il numero velico viene attribuito all’imbarcazione dall’associazione di classe al momento dell'iscrizione. L'assegnazione del numero velico è permanente e non richiede rinnovo. 2.7 Associazione alla Classe UFO Annualmente ogni armatore deve essere associato alla Classe UFO. La qualifica di Socio gli dà diritto di voto in seno all'assemblea generale di classe. 2.8 Cambio di proprietà Il cambio di proprietà non invalida il Certificato di stazza. Ogni cambio di proprietà dell'imbarcazione deve essere registrato sul Certificato di Stazza a cura della segreteria della Classe UFO. 2.9 Modifiche Qualsiasi alterazione, sostituzione o riparazione che renda differente un particolare menzionato dal presente regolamento invalida il Certificato di stazza fino a nuova verifica. 2.10 Stazze Solo gli stazzatori appartenenti all'Albo dei Tecnici Stazzatori gestito dalla FIV e autorizzati dall’associazione di classe possono misurare una imbarcazione appartenente alla Classe UFO e certificarne la conformità alle specifiche di progetto, al Regolamento di classe e ai piani di costruzione ufficiali. Ogni stazzatore è tenuto ad informare la Classe UFO di qualsiasi cosa si possa considerare non inerente o discordante dalla rigida monotipia, intenta ad uscire dal regolamento o lesiva degli interessi della classe. Un Certificato di stazza può essere rifiutato dall'associazione di classe sebbene i requisiti di classe siano nella loro specificità soddisfatti. Uno stazzatore non può misurare un’imbarcazione o parte di essa che lo veda coinvolto come proprietario, o da lui costruita, o nelle quale sia parte interessata. 2.11 Metodo di stazza Le modalità di misura e di stazza, salvo indicazioni diverse di questo regolamento, devono essere conformi alle Equipment Rules of Sailing dell’ISAF. Le eventuali tolleranze indicate per pesi e misure sul presente regolamento sono concesse al solo scopo di assorbire eventuali errori costruttivi o di misurazione, così come per assorbire alterazioni conseguenti all’età della barca e non possono essere utilizzate intenzionalmente per acquisire vantaggio. 2.12 Sanzioni Laddove vengano riscontrate violazioni al Regolamento di classe, in una qualsiasi delle sue parti, fermo restando eventuali azioni disciplinari di competenza FIV, la Classe UFO può prendere i seguenti provvedimenti: • nel caso di una prima infrazione o di una infrazione non "dolosa'' l'armatore responsabile viene diffidato per iscritto; • nel caso di una seconda infrazione o di una prima infrazione "dolosa" l'armatore responsabile viene sospeso dalla Classe UFO per uno o più anni. • Le stesse sanzioni possono venire applicate alle velerie. 3. Costruzione e misure. 3.1. Costruzione. Lo scafo, la coperta, le appendici (pinna, bulbo e timone), infrastrutture interne, l'albero e la sua attrezzatura, il piano velico e l'attrezzatura di coperta devono essere costruiti in modo conforme alle specifiche di progetto, al Regolamento di classe e ai piani di costruzione ufficiali e non possono essere modificati con il fine di migliorarne le prestazioni. 3.2. Riparazioni. Eventuali lavori di riparazione devono essere progettati e messi in opera seguendo le geometrie originali e l’uso dei materiali indicati nelle specifiche di progetto. Inoltre devono rispettare la rigidità, la robustezza e il peso dell'originale e non possono in nessun caso migliorare le caratteristiche originali dell'imbarcazione. Sono consentite riparazioni su scafo e/o coperta e/o appendici e/o interni solo se inferiori o uguali a mq 0,20. Le riparazioni che comportino una ricostruzione di superficie superiore a mq 0,20 e/o una sostituzione devono essere preventivamente approvate in forma scritta da parte della Classe UFO. Dette riparazioni e/o sostituzioni, totali o parziali, se richiesto dall’associazione di classe, devono essere successivamente sottoposte a stazza da parte di uno stazzatore. 3.3. Peso. Il peso complessivo dell'imbarcazione in assetto di stazza non deve essere inferiore a kg 1.140. Per assetto di stazza si intende: • scafo completo di ali; • pala e barra del timone e prolunga della barra; • pinna e bulbo; • infrastrutture interne; • le due parti (tambuccio scorrevole e ghigliottina) che compongono la chiusura dell’entrata alla cabina; • albero con relativa attrezzatura (boma, tangone, sartie, ecc.) e le relative manovre (drizze, ecc.); • attrezzatura di coperta completa e tutto quanto è permanentemente fissato all’imbarcazione; • strumentazione per la navigazione fissa; • manovre complete ad esclusione di: o scotta randa, o scotte genoa, o scotte spinnaker, o cime di rispetto, o cime di ormeggio. Si intende escluso tutto quanto non citato ed in particolare: • dotazioni di sicurezza, • maniglie dei winch, • supporto motore, • motore fuoribordo, • serbatoio ausiliario, • batteria. A un controllo di peso l'imbarcazione deve essere presentata completamente vuota e asciutta. Per adeguarsi al peso minimo sono consentiti pesi correttori costituiti da panetti di piombo con le seguenti modalità: • il peso correttore complessivo non può in nessun caso essere superiore a kg 30; • il peso correttore complessivo deve essere diviso in 2 parti uguali; • le due parti ottenute devono essere applicate e fissate allo scafo tramite l’uso di vetroresina; • il 50% del peso correttore complessivo va posizionato a prua della paratia su cui poggia il piede dell'albero e l’altro 50% a poppa della cassa motore; • il loro peso e il loro posizionamento devono essere registrati sul Certificato di stazza. Ogni variazione nella posizione e/o nel peso o rimozione, anche se parziale, dei pesi correttori rispetto a quanto riportato sul Certificato di stazza, invalida il certificato stesso. 3.4. Appendici Devono essere quelli forniti dal costruttore licenziatario e non possono essere modificati in alcuna loro parte. È vietato qualsiasi artifizio volto ad alterarne i profili originali. Il peso della pinna completa di bulbo deve essere di kg 450 +/- kg 2. Il peso del timone, acciai inclusi, barra esclusa, deve essere di kg 12 +/- kg 1,5. Lo prolunga della barra del timone è libera. 3.5. Pulpito, candelieri e draglie La coperta deve essere munita di una battagliola, costituita da un pulpito di prua, tre candelieri, un golfare e una draglia per lato. Pulpito e candelieri devono rimanere nella posizione in cui sono stati applicati dal cantiere costruttore e le draglie completamente lascate non devono in alcun punto ed in alcun modo toccare la coperta. Ai fini della misurazione, applicando un peso di kg 10 tra i due candelieri centrali, la draglia non deve toccare la coperta. Il suddetto peso deve essere apposto tramite un piccolo moschettone e una cima lasciato a sbalzo appeso esternamente allo scafo. La draglia durante l'operazione di misurazione non può essere trattenuta da alcun elastico ma solamente dal fissaggio di stazza a prua e a poppa. Le draglie devono essere in cavo intrecciato d’acciaio del diametro minimo di mm 3 oppure in HMPE del diametro non inferiore a mm 5. Possono essere protette da una copertura in PVC o altro materiale equivalente e possono essere rivestite con qualsiasi materiale al fine di migliorarne il comfort. Devono essere continue e, tranne che ai raccordi terminali, il movimento delle draglie in direzione prua poppa non dovrà essere vincolato. Il fissaggio al pulpito di prua deve essere effettuato tramite piombatura o tramite piombatura e grillo di diametro mm 4. Il fissaggio al golfare di poppa dovrà essere effettuato tramite cavo d'acciaio o tramite scottine di diametro mm 4 in 4 rimandi. È consentito l'utilizzo di: • una seconda coppia di golfari, analoghi a quelli indicati alla posizione 37 degli allegati A e B, montati sulle ali e utilizzati per il fissaggio a poppa delle draglie; • un elastico di lunghezza e dimensioni libere per tenere in tensione le draglie a riposo; • rotelle poste sulle draglie per agevolare il passaggio del genoa. È vietato eseguire operazioni di regolazione relative alla lunghezza delle draglie dopo l'issata della bandiera di classe e durante la regata. 3.6. Attrezzatura di coperta Le posizioni e le misure delle parti che compongono l’attrezzatura di coperta devono tassativamente attenersi a quanto indicato negli allegati A e B del Regolamento di classe. Non è consentito aggiungere, togliere o spostare alcunché e, nel caso si rendesse necessario sostituire un componente, l’attrezzatura sostitutiva deve essere fissata nella stessa posizione. Sono ammessi componenti diversi da quelli previsti dal presente regolamento purché mantengano le stesse specifiche. È consentito: • praticare un foro di diametro non superiore a cm 30 cm per l'applicazione di un ventilatore; il ventilatore può essere installato nel pozzetto, in una zona compresa tra lo specchio di poppa e una distanza di cm 80 a proravia dallo specchio di poppa stesso, oppure sulla tuga, a proravia dell'albero; • installare un sacco lancia spinnaker all'entrata alla cabina; • usare maniglie dei winch di lunghezza non superiore a 20 cm; • impiegare nella posizione 8 degli allegati A e B il bozzello Harken 021 eliminando lo Harken 022, ottenendo così un paranco in diretta; • l’utilizzo di un cavaliere posizionato a prua dei winch delle scotte genoa. 3.7. Manovre correnti Sono previste le seguenti manovre correnti: • scotta randa (1) di diametro non inferiore a mm 10; • scotte spinnaker (2) di diametro non inferiore a mm 8; • scotte fiocco (2) di diametro non inferiore a mm 8; • barber (2) di diametro non inferiore a mm 6; • scotte sartie volanti (2) di diametro non inferiore a mm 10; • scotte carrello del fiocco (2) di diametro non inferiore a mm 6; • scotte trasto della randa (1 o 2) di diametro non inferiore a mm 6; Tutte le scotte devono essere in poliestere. Non sono consentite scotte di diametro differenziato (scalzate). 3.8. Divieti e permessi Non è consentito: • scavare, togliere, ricostruire, sostituire, molare, levigare, riposizionare materiali, equipaggiamenti standard o parti di essi al fine di, direttamente o indirettamente, migliorare le prestazioni; • rimuovere qualsiasi superficie di gelcoat, fatta eccezione per una leggera levigatura superficiale; • utilizzare fibra di Kevlar, di carbonio o qualsiasi fibra diversa dal vetro; • utilizzare e applicare parti in titanio; • utilizzare materiali diversi da quelli descritti nel presente regolamento. È consentito: • praticare nell’opera viva un foro per l'applicazione di un ecoscandaglio e un foro per l'applicazione di un solcometro e applicare i relativi trasduttori; • applicare l’antivegetativa sull’opera viva; • applicare il silicone (non stucchi rigidi o indurenti) sull’attaccatura tra opera viva e pinna; • applicare colori o decorazioni sull’opera morta; • disegnare la linea di galleggiamento; • allineare in asse le appendici. 4. Antenne 4.1. Costruzione Per l’albero, boma, tangone e le loro parti è consentito usare solo profili e materiali autorizzati dalla Classe UFO. Le geometrie devono essere conformi alle specifiche di cui all'allegato C e non è consentito aggiungere, togliere, spostare, alterare la forma, il diametro e/o la lunghezza di alcunché. 4.2. Albero L’albero completo, incluse crocette, sartie e drizze ed esclusi la strumentazione per la navigazione e il portastrumenti, deve avere un peso minimo di kg 55,0. La misura della VCG dell'albero va effettuata prendendo Y=0 (vedi allegato C, tavola 2) con albero completo, con crocette e sartie montate, esclusi la strumentazione per la navigazione e il porta-strumenti, drizze completamente issate, imbando tesato al piede e lasciato appoggiare a terra. Sul penna d’albero deve essere marcata indelebilmente la misura di stazza della P con una banda di altezza minima di mm 20 di colore contrastante con il colore dell’albero. È consentito usare delle zeppe per limitare il gioco dell'albero rispetto alla mastra. È consentito usare solo la piastra originale per posizionare il piede dell'albero ed è proibito aggiungere fori alla piastra o al piede dell'albero. La distanza tra la faccia posteriore dell'albero, a livello del piede d’albero, e la faccia prodiera dello spigolo superiore della cassa di deriva deve essere compresa tra un minimo di mm 630 e un massimo di mm 720. 4.3. Strallo Lo strallo di prua, misurato dal punto A al punto B, deve avere una lunghezza massima di mm 10.300. Il punto A è determinato dall'intersezione della linea immaginaria, prolungamento della faccia superiore della coperta, con la faccia poppiera della piastra in acciaio di fissaggio dello strallo di prua. Il punto B è fissato nel centro del perno di collegamento dello strallo di prua all’albero. 4.4. Sartie Le volanti alte devono essere in cavo intrecciato d’acciaio del diametro non inferiore a 3 oppure in HMPE del diametro non inferiore a mm 5. Le volanti basse devono essere in cavo intrecciato d’acciaio oppure in HMPE del diametro non inferiore a mm 3. Le sartie alte vanno agganciate ai golfari posti più a poppa. Le sartie basse vanno agganciate ai golfari posti più a prua. Non è consentito spostare di posizione o modificare gli attacchi in coperta di sartie alte e sartie basse. 4.5. Boma Il boma, incluse la base e la mano di terzaroli ed esclusi i bozzelli del vang e del paranco della randa, deve avere un peso minimo di kg 10,7. Sul boma deve essere marcata indelebilmente la misura di stazza della E con una banda di altezza minima di mm 20 di colore contrastante con il colore del boma. Sul boma è consentito installare un sistema d'aggancio del tangone a riposo. 4.6. Tangone Il tangone può essere dotato di un bilancino in poliestere o HMPE o Kevlar di diametro non inferiore a mm 5. Il tangone, incluse le varee e il bilancino, deve avere un peso minimo di kg 4,2. 4.7. Manovre correnti Sono previste le seguenti manovre correnti: • drizza randa (1) in poliestere o HMPE o Kevlar di diametro non inferiore a mm 8; • drizze fiocco (2) in poliestere o HMPE o Kevlar di diametro non inferiore a mm 8; • drizza spinnaker (1) in poliestere di diametro non inferiore a mm 8; • carica basso (1) in poliestere di diametro non inferiore a mm 8; • carica alto (1) in poliestere di diametro non inferiore a mm 6; • base randa (1); • mano di terzaroli (1); • vang (1); • cunningham (1); • regolazione volanti basse (1). 5. Vele 5.1. Principi generali Le vele possono essere realizzate in conformità al presente Regolamento di classe da qualunque velaio. Tutte le vele devono avere la firma di conformità del velaio posta in prossimità della penna con l’indicazione del peso, del tipo di costruzione e del materiale utilizzato. Tutte le vele devono essere misurate da uno stazzatore riconosciuto dalla FIV. Le misure di stazza della veladevono essere riportate in penna e completate con la data, la firma ed il timbro dello stazzatore riportante il suo numero di riconoscimento ed il numero progressivo per l’anno in corso. Lo stazzatore infine, annota sul Certificato di stazza la data, la veleria produttrice e il tipo di vela stazzata apponendo la propria firma sulla riga corrispondente. La Classe UFO riconosce le vele certificate mediante la IHC. L’armatore è responsabile nel mantenere le vele all’interno delle dimensioni massime e minime dopo che queste siano state misurate e stazzate. 5.2. Numero di vele Il piano velico dell'UFO comprende quattro vele: una randa, un genoa, un fiocco ed uno spinnaker. È consentito imbarcare, come dotazione di sicurezza, un ulteriore fiocco da tempesta (jib). Durante la regata devono trovarsi a bordo solo queste quattro vele, più l'eventuale jib, pena la squalifica dalla regata in corso. 5.3. Limitazioni È consentito stazzare durante l'anno solare sei vele ma è consentito usare vele stazzate negli anni precedenti. Il jib è soggetto all'obbligo della stazza ma è escluso dal computo delle sei vele annue. Nel corso della stessa manifestazione (regata) è consentito l’uso di un solo esemplare per ogni tipo di vela. Sostituzioni delle vele sono ammesse esclusivamente nel caso di irreparabili rotture e comunque solo dopo espressa autorizzazione scritta da parte del Comitato di regata, della Giuria o della Commissione di stazza. Le vele possono essere riparate durante una manifestazione, previa autorizzazione scritta da parte del Comitato di regata, della Giuria o della Commissione di stazza. Le vele riparate devono essere misurate nuovamente da uno stazzatore. Le imbarcazioni, previa comunicazione al Comitato di regata e alla Commissione di stazza, possono avere a bordo e utilizzare vele con numero velico diverso da quello assegnato. Queste vele rientrano nel computo delle sei vele annue. 5.4. Simbolo di classe Il simbolo della Classe UFO deve essere applicato su entrambi i lati della randa, in un’area compresa tra la prima e la seconda stecca, in maniera tale che i due simboli non risultino sovrapposti e risultino ben leggibili anche in trasparenza. Il logo, di colore verde, deve essere lungo cm 100, alto cm 40 e di uno spessore di cm 6; la banda gialla deve essere lunga cm 68. 5.5. Numero velico Il numero velico deve essere applicato su entrambi i lati della randa, appena sotto la seconda stecca, in maniera tale che i due numeri non risultino sovrapposti e risultino ben leggibili anche in trasparenza. Il loro colore deve essere in netto contrasto con il materiale di costruzione della randa. Il numero velico deve essere inoltre applicato su entrambi i lati dello spinnaker in maniera tale che i due numeri non risultino sovrapposti e risultino ben leggibili anche in trasparenza. Il loro colore deve essere in netto contrasto con il colore dello spinnaker. Il numero velico deve essere composto da tre cifre (0XX) e deve essere preceduto, sulla randa, dalle lettere di identificazione nazionale. Sullo spinnaker le lettere di identificazione nazionale sono facoltative. Le lettere di identificazione nazionale ed il numero velico devono essere alti cm 40, larghi cm 25 e di uno spessore di cm 6. 5.6. Materiali La randa, il genoa e il fiocco, in deroga a quanto previsto sugli allegati D, E ed F, possono essere realizzati in laminato di poliestere e/o in Dacron e/o in Pentex e/o in fibre di polietilene e/o fibre aramidiche. La loro costruzione può essere anche con la tecnica del filo continuo, pannellata o mappata Lo spinnaker può essere realizzato solo in tessuto di Nylon. Il jib può essere realizzato solo in Dacron. Nessuna vela può essere realizzata facendo uso di carbonio. Qualsiasi accessorio applicato sulle vele deve essere di misura normale e provenire da fornitura standard, coerente con vele di questa dimensione; non possono essere utilizzati pesi aggiuntivi di alcun tipo (cuciture esagerate in base randa, piombo, occhielli di dimensioni e peso esagerati, ecc.) inseriti per raggiungere il peso minimo previsto dal Regolamento di classe. 5.7. Randa La randa, fatto salvo quanto derogato al punto 3.6 Materiali, deve essere conforme alle specifiche di cui all'allegato D. Deve essere munita di cinque stecche di cui le due superiori del tipo full batten (estese dalla balumina al gratile), realizzate con qualsiasi materiale esclusi Kevlar e carbonio. Tra le stecche e tra l’ultima stecca in alto e la penna è concessa una convessità massima di mm 20. Deve essere obbligatoriamente prevista una mano di terzaroli, adeguatamente rinforzata e realmente utilizzabile. È consentito l'uso di una seconda mano di terzaroli, posta parallelamente alla prima, ad una distanza massima di 1 metro da quest'ultima. La randa può essere dotata di una o due finestre trasparenti. Queste possono essere realizzate in qualsiasi materiale ed avere una superficie totale non superiore a mq 0,9. La randa deve rientrare nelle seguenti misure: P massima mm 10.400 E massima mm 4.500 MGM massima mm 3.010 MGU massima mm 1.860 peso minimo kg 8,6 5.8. Genoa Il genoa, fatto salvo quanto derogato al punto 3.6 Materiali, deve essere conforme alle specifiche di cui all'allegato E. Il genoa può essere dotato di una o due finestre trasparenti. Queste possono essere realizzate in qualsiasi materiale ed avere una superficie totale non superiore a mq 0,9. Il genoa deve rientrare nelle seguenti misure: I massima mm 9.750 +/- 50 LPG massima mm 4.450 +/- 50 peso minimo kg 5,8 È consentito usare il barber sulla scotta del genoa. 5.9. Fiocco Il fiocco, fatto salvo quanto derogato al punto 3.6 Materiali, deve essere conforme alle specifiche di cui all'allegatoF. Deve essere munito di tre stecche di cui una passante. Deve essere munito di tre stecche di cui quella superiore del tipo full batten (estesa dalla balumina al gratile), realizzate con qualsiasi materiale esclusi Kevlar e carbonio. Il fiocco può essere dotato di una o due finestre trasparenti. Queste possono essere realizzate in qualsiasi materiale ed avere una superficie totale non superiore a mq 0,9. Il fiocco deve rientrare nelle seguenti misure: I massima mm 9.550 +/- 50 LPG massima mm 2.950 +/- 50 peso minimo kg 5,5 5.10. Jib Il jib deve essere conforme alle specifiche di cui all'allegato G. Il jib deve rientrare entro le seguenti misure: I massima mm 7.480 +/- 50 LPG massima mm 2.380 +/- 50 superficie massima mq 9,00 peso minimo gr/mq 150 5.11. Spinnaker Lo spinnaker deve essere di forma simmetrica rispetto la linea congiungente la penna con il centro della base e deve essere impiegato solo murato con il tangone fissato alla trozza posta a proravia dell’albero. Lo spinnaker deve rientrare nelle seguenti misure: SF massima mm 6.800 SMG massima mm 7.000 SL massima mm 10.500 lunghezza massima in centerline mm 11.900 peso minimo gr/mq 40 6. Equipaggio e dotazioni 6.1. Equipaggio Ogni equipaggio può essere formato da un numero libero di membri, il cui peso complessivo non deve essere superiore a kg 510 e inferiore a kg 360. Non è ammessa alcuna tolleranza. 6.2. Dotazioni di sicurezza Ogni imbarcazione deve avere a bordo le dotazioni di sicurezza previste dalla legge per la navigazione entro tre miglia dalla costa, salvo diverse disposizioni della FIV e/o dell’ISAF e/o del Comitato di regata. 6.3. Giubbotti salvagente Ogni imbarcazione deve avere a bordo almeno un giubbotto salvagente per ogni membro dell’equipaggio. I giubbotti salvagente devono essere omologati e conformi alla normativa vigente. 6.4. Ancora Ogni imbarcazione deve avere a bordo un'ancora con un peso minimo di kg 4. 6.5. Strumentazione per la navigazione A bordo di ogni imbarcazione è consentito installare e utilizzare: • un ecoscandaglio; • un solcometro; • una bussola elettronica: • un GPS; • un ricetrasmettitore VHF; • un windex, non elettronico, in testa d'albero. 6.6. Motore Ogni imbarcazione deve avere a bordo un motore fuoribordo funzionante ed efficiente, tale cioè da consentire una velocità minima di 4 nodi con acqua piatta ed un equipaggio di almeno tre persone, e con una riserva di carburante minima (alla partenza di ogni prima prova di giornata) non inferiore a 3 litri. Il motore ed il relativo serbatoio ausiliario devono trovarsi a bordo durante la regata e devono essere alloggiati nell'apposito vano a centro pozzetto. Non è consentita nessun'altra posizione. Il motore fuoribordo deve avere un peso a secco non inferiore a kg 25. Il serbatoio ausiliario, incluso il carburante, deve avere un peso non inferiore a kg 2. Il motore fuoribordo può essere anche ad alimentazione elettrica a patto che il peso complessivo del motore e della batteria di alimentazione sia equivalente a quello dei motori a scoppio (kg 25 motore + 2 kg serbatoio); la batteria di alimentazione dovrà essere posizionata nel vano motore. È consentito l’utilizzo di un motore elettrico il cui peso, comprensivo della batteria, non deve essere inferiore a kg 27. Nel caso non fosse raggiunto il peso minimo di stazza sono consentiti pesi correttori costituiti da panetti di piombo con le seguenti modalità: • il peso correttore complessivo devono essere pari alla differenza riscontrata fino a raggiungere un peso complessivo (motore, serbatoio ausiliario e pesi correttori) di almeno kg 27; • devono essere applicati e fissati allo scafo tramite l’uso di vetroresina; • devono essere fissati all'interno del vano motore e nella parte poppiera dello stesso; • il loro peso e il loro posizionamento devono essere registrati sul Certificato di stazza. Ogni variazione nella posizione e/o nel peso o rimozione, anche se parziale, dei pesi correttori rispetto a quanto riportato sul Certificato di stazza, invalida il certificato stesso. 6.7. Condizioni per la regata 7.Eleggibilità 7.1. Nessuna imbarcazione può partecipare ad una regata di classe se: • non è in possesso di regolare Certificato di stazza ; • il suo armatore non è regolarmente iscritto alla Classe UFO; • non è in possesso di una valida assicurazione RCT con estensione alla partecipazione a regate e con il massimale minimo previsto dalla Normativa Generale FIV, obbligatoria indipendentemente da eventuali altre coperture complementari. La Classe UFO può autorizzare una o più imbarcazioni a sperimentare durante una o più regate di classe, con esclusione del Campionato Nazionale e del Campionato Continentale, materiali o attrezzature diverse o qualunque altra innovazione costruttiva o progettuale, prima di decidere una loro definitiva ammissione nel Regolamento di classe. Su parere favorevole del Comitato di regata le imbarcazioni così autorizzate possono essere inserite regolarmente nelle classifiche. 7.2. Controlli di stazza Un'imbarcazione iscritta ad una regata di classe può essere ispezionata in qualsiasi momento prima e dopo la regata stessa. Il Comitato di regata e/o il Comitato di stazza possono verificare quanto segue: • la dotazione delle vele imbarcate e la regolarità della loro stazza; • la corrispondenza tra il numero velico dell'imbarcazione ed il numero riportato sul timbro delle vele imbarcate; • la presenza a bordo di una copia del Certificato di stazza; • la presenza a bordo del motore e del serbatoio e corretto posizionamento e peso degli stessi; • la presenza a bordo delle dotazioni di sicurezza e dell’ancora. Se invece il controllo è relativo a verificare la corrispondenza dell’imbarcazione ai dati del Certificato di stazza o al Regolamento di classe, l'ispezione deve essere eseguita dal Comitato di stazza. Su richiesta della Classe UFO, del Comitato di Regata o in seguito a protesta di stazza possono essere effettuati ulteriori controlli. Qualora a un’ispezione preventiva l'imbarcazione non venisse trovata conforme ai dati del Certificato di stazza o al Regolamento di classe la difformità deve, se possibile, essere corretta. Nel caso in cui la difformità non sia correggibile, deve essere respinta l'iscrizione dell'imbarcazione alla regata. Nel caso di deliberata modifica introdotta dopo i controlli di stazza o dopo l'inizio della regata, l'imbarcazione deve essere squalificata 7.3. Posizione dell’equipaggio Durante la regata ogni membro dell’equipaggio deve rimanere con la cintola all’interno delle draglie e può sporgersi fuoribordo in modo tale che almeno una parte dei glutei o una parte posteriore delle cosce rimanga costantemente in contatto con la coperta. 7.4. Restrizioni Dopo l'issata della bandiera di classe e durante la regata non è consentito: • eseguire operazioni relative alla regolazione del piede d'albero; • eseguire operazioni relative alla regolazione della lunghezza di qualsiasi sartia o strallo; • utilizzare il tangone senza che almeno una delle due estremità non sia fissata alla trozza posta a proravia dell’albero; • imbarcare pesi mobili eccedenti il normale fabbisogno di indumenti, alimenti, bevande e attrezzi; • indossare o portare indumenti, parti di abbigliamento, equipaggiamento o accessori (tipo giubbotti di appesantimento o simili) con l’obiettivo di aumentare il peso naturale di uno o più membri dell’equipaggio; • appendersi all'albero o alle sartie per favorire virate o abbattute mediante rollio; • sfilare uno o più candelieri e/o modificare la loro lunghezza; • eseguire operazioni relative alla regolazione della lunghezza di qualsiasi draglia. 7.5. Regate non di classe Una imbarcazione può partecipare liberamente ad una regata non di classe, ma ha comunque l'obbligo della piena osservanza a questo regolamento, pena l'annullamento del Certificato di stazza. In deroga a quanto previsto dal paragrafo precedente, un’imbarcazione, durante la partecipazione ad una regata non di classe, può imbarcare ed utilizzare vele di tipo, dimensioni e materiali diversi rispetto a quanto previsto dal Regolamento di classe. È pertanto consentita l'installazione di attrezzature diverse da quelle previste dal presente regolamento, quali un diamante, drizze in testa d’albero, uno o più paterazzi e un bompresso con le relative manovre. Le imbarcazioni che avessero effettuato tali modifiche possono partecipare comunque alle regate di classe, ma hanno il divieto di avvantaggiarsi per le modifiche effettuate. Pertanto devono smontare completamente le attrezzature aggiunte e riportare l’imbarcazione alla conformità con il Certificato di stazza e con il Regolamento di classe. È comunque concesso, con esclusione del Campionato Nazionale e del Campionato Continentale, se presenti, invece di smontare mettere completamente in bando il diamante, mettere a riposo i paterazzi e non utilizzare il bompresso e le drizze in testa d’albero.